Il Riscaldamento a Pannello Radiante:
I pannelli radianti sono sistemi di riscaldamento che utilizzano il calore proveniente da tubazioni collocate dietro le superfici dell'ambiente da riscaldare.
Si suddividono generalmente in tre categorie:
Il principio si basa sulla circolazione di acqua calda a bassa temperatura (in genere tra i 30 e i 35 °C) in un circuito chiuso, che si sviluppa coprendo una superficie radiante molto elevata.
Il riscaldamento a pavimento non è poi così nuovo: già negli anni Cinquanta e Sessanta esso era molto in voga e risultava funzionale, ma in seguito fu abbandonata perché causava notevoli problemi di salute, come mal di testa, gonfiori alle gambe e un malessere diffuso. Tutti questi problemi erano in gran parte causati dalle alte temperature che il pavimento raggiungeva: ciò avveniva perché non c’erano ancora adeguati materiali che permettevano un isolamento termico e il raggiungimento di una temperatura ideale, cosa che avviene oggi con i sistemi e i materiali moderni.
Seppure gli impianti possano essere diversi l’uno dall’altro, tutti hanno lo stesso funzionamento: l’acqua arriva alla caldaia che ne regola la temperatura e poi viene convogliata nelle tubazioni presenti al di sotto del pavimento per diffondere infine il calore in tutto l’ambiente circostante.
Gli impianti a pavimento, rispetto ai sistemi tradizionali sono integrati nelle strutture ed utilizzano le stesse per creare l’ ideale ambiente di vita, inoltre è possibile scegliere per ogni locale la temperatura desiderata.
Gli impianti a pavimento radiante, funzionando con acqua calda a bassa temperatura (30-35°C) si prestano molto bene ad essere integrati con caldaie ad alta efficienza che garantiscono il massimo rendimento a basse temperature, come ad esempio:
Vantaggi:
Il riscaldamento a pavimento, proprio perché più moderno e innovativo, presenta più vantaggi che svantaggi.
È stato calcolato che un riscaldamento a pavimento consente una diminuzione delle spese energetiche del 30 % rispetto ad un normale e tradizionale riscaldamento.
Svantaggi:
Ci sono altri tipi di riscaldamento che presentano comunque tutti i vantaggi e le caratteristiche di quello a pavimento.
A seconda delle proprie necessità, infatti, una persona può scegliere di installare un riscaldamento a soffitto, a parete o a battiscopa.
Il riscaldamento a soffitto, proprio come quello a pavimento, è completamente invisibile: in questo caso, l’intero impianto di tubi e pannelli viene installato nel soffitto e coperto con il contro soffitto, solitamente in cartongesso. Il calore viene così diffuso dall’alto e produce gli stessi effetti di quello a pavimento: una sensazione di benessere e comfort e un’equa distribuzione del calore nell’ambiente in cui è installato. L’unico elemento che bisogna considerare nella scelta di un impianto di riscaldamento a soffitto è l’altezza del nostro soffitto: se questo è troppo alto e risulta troppo distante dall’altezza uomo è sconsigliata la sua installazione.
I pannelli radianti a soffitto sono in genere costituiti da moduli metallici o in cartongesso di varia forma appesi al soffitto: si tratta di pannelli a vista al di sopra (o all'interno) dei quali è installato il tubo. Molto più raro è il caso delle tubazioni annegate direttamente nella struttura del solaio. Sono per lo più usati per il raffrescamento (si parla in questo caso di soffitti freddi): infatti le condizioni di benessere ottimale prevedono che la temperatura a livello dei piedi sia lievemente superiore rispetto alla testa. Per questo motivo, nel caso del riscaldamento, le temperature massime ammissibili dipendono fortemente dalla altezza di installazione.
E’ molto simile a quello a pavimento, ma se ne differenzia per diversi aspetti: innanzitutto, quello a parete è più semplice da installare e occupa meno spazio (circa un terzo o metà delle superfici calpestabili); inoltre, lavorando ad una temperatura più alta, rende più veloce il riscaldamento dell’intera stanza e dona anche un maggior benessere all’essere umano in quanto si sviluppa in altezza.
Questi pannelli radianti vengono installati nelle pareti del locale rivolte verso l'esterno: con questo accorgimento si limitano le dispersioni termiche, dal momento che sotto le tubazioni vengono inseriti gli isolanti, e vengono annullate o ridotte le differenze di temperatura tra pareti calde e pareti fredde. La superficie occupata dalla parte radiante delle pareti dipende dalla temperatura di progetto (più alta rispetto ai sistemi a pavimento), ma in genere varia da 1/3 a 1/2 della superficie calpestabile. Le tubazioni non si estendono oltre i 2 metri d'altezza.
Il riscaldamento a parete presenta alcuni vantaggi rispetto a quello a pavimento:
L’inconveniente di questo tipo di riscaldamento è che esso richiede delle pareti libere da mobili o altro affinchè sia efficiente nella sua attività. Per queste ragioni può essere ideale da utilizzare in spazi come scale, cucine o lavanderie, dove si sa già come organizzare gli spazi, ma non si possono adottare per esempio nella camera dei bimbi o dei ragazzi visto che queste subiscono nel corso degli anni un cambiamento nella disposizione dei mobili.
All'interno di uno speciale battiscopa circolano piccole tubazioni (di rame con alettature in alluminio- o meglio ancora in ottone antistatico) in cui scorre acqua calda. L'aria che entra in contatto con il tubo/alettato si riscalda, esce da una fessura superiore del battiscopa e sale lambendo la parete e data la bassa temperatura e bassa velocità di salita, rimane appoggiata alla parete; quest'ultima a sua volta si scalda in superficie (2/3 mm) ed irraggia calore (come tutti corpi a temperatura superiore a 19° C) verso l'interno della stanza. Gli arredi possono essere posizionati davanti al listello battiscopa perché trattandosi di calore radiante (cioè trasmesso per vibrazione delle molecole che compongono l'aria) non fungono da paravento ma assorbono parzialmente il calore e lo riflettono.
Il riscaldamento a battiscopa è quello più economico e meno invasivo tra quelli elencati: anche in questo caso, come in quello a parete, è opportuno installarlo in determinate stanze perché il calore si trasmette alle pareti per poi riscaldare l’ambiente.