Parma, eletta Capitale della Cultura 2020, non è conosciuta solo per il buon cibo e per la ricca tradizione musicale. Meritevole di attenzione è anche il patrimonio architettonico e artistico: palazzi, pubblici e privati, che popolano e arricchiscono il centro città.
Amiamo molto soffermarci sulla bellezza di questo patrimonio immobiliare, e per questo abbiamo pensato di realizzare una raccolta dei principali palazzi cittadini.
Immaginiamo che i caldi raggi di un sole primaverile ci accompagnino mentre passeggiamo tra i tipici borghi del centro città.
Palazzo del Comune
Iniziamo la nostra visita dalla storica Piazza Garibaldi, dove noteremo senza dubbio il Palazzo del Comune, rappresentanza dell'amministrazione comunale.
Il palazzo fu costruito da Giovanni Battista Magnani, in stile rinascimentale, tra il 1627 ed il 1673, in occasione delle nozze tra il duca Odoardo I Farnese e Margherita de' Medici.
Attualmente conserva ancora al suo interno alcune opere di valore, tra cui dipinti di Annibale Carracci, di Ilario Spolverini e di Gervasio e Bernardo Gatti. La Sala Consiliare fu affrescata da Girolamo Magnani e Cecrope Barilli tra il 1885 e il 1886.
Palazzo del Podestà
Al lato del Palazzo del Comune, sorge Il palazzo del Podestà.
Fu costruito tra il 1221 e il 1240, ma durante il corso dei secoli è stato oggetto di varie modifiche, per arrivare poi ai restauri novecenteschi che riportarono in luce la facciata medievale, caratterizzata da sfarzose finestre trifore.
Palazzo del Governatore
Questo edificio anticamente era la sede del Capitano della città e, successivamente, del Governatore, dell'Uditore civile e di altri magistrati comunali. Situato al lato nord di piazza Garibaldi, fu edificato a partire dal XII secolo, per poi essere oggetto di successive ristrutturazioni nel corso dei secoli.
Importanti modifiche furono apportate nel 1606 ad opera di Gian Battista Barattieri e successivamente nel 1760 su progetto dell'architetto Ennemond Petitot, che costruì una nicchia nella torre centrale dove venne collocata la statua della Vergine Incoronata di Jean-Baptiste Boudard.
Attualmente una parte del palazzo ospita alcuni uffici amministrativi dell'EFSA, mentre dal gennaio 2010, la restante parte dell'edificio è stata adibita come centro di esposizione permanente di arte moderna e contemporanea.
Palazzo della Cassa di Risparmio
Sempre nella piazza principale della città è localizzato il Palazzo della Cassa di Risparmio, sede centrale della Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza.
Fu realizzato fra il 1912 ed il 1915 su progetto degli architetti milanesi Luigi Broggi e Cesare Nava, che ricostruirono in stile neorinascimentale gli edifici; gli interni furono ristrutturati nel 1956.
Il palazzo conserva numerose opere d'arte di grande valore, oltre a preziose decorazioni marmoree; all'interno sorgono le due Sale del Consiglio, decorate rispettivamente dallo scenografo Girolamo Magnani nel 1875 e dall'artista Amedeo Bocchi nel 1913.
Palazzo Dazzi
Se da piazza Garibaldi ci spostiamo verso est, percorrendo strada della Repubblica, incontreremo un pregevole palazzo nobiliare, costruito tra il 1794 e il 1797 dall'architetto parmigiano Domenico Cossetti, allievo del Petitot, per volere del marchese Gian Francesco Corradi Cervi: Palazzo Dazzi.
L'edificio presenta un'elegante facciata neoclassica caratterizzata da un balcone balaustrato, su cui si innalzano due colonne e due lesene scanalate con capitelli corinzi che sorreggono il timpano.
Palazzo Rangoni Farnese
Proseguendo la passeggiata lungo strada della Repubblica, incroceremo anche il palazzo nobiliare Rangoni Farnese.
Fu costruito nel XVI secolo dai Cantelli, che lo vendettero nel 1572 al conte Giulio Rangoni, signore di Roccabianca. Nel 1690 parte dell'edificio divenne residenza dei principi Farnese, dei quali permane ancora oggi lo stemma in facciata. Subì un notevole restauro alla fine del XVII secolo su progetto attribuito a Giovan Battista Barberini e Ferdinando Bibiena.
Il portale è costituito da due telamoni che sorreggono il balcone, mentre l'interno, presenta un androne e uno scalone ricchi di decorazioni e figure in stucco.
Divenuto nel 1762 proprietà della Camera Ducale, attualmente è la sede della Prefettura.
Palazzo Imperiale dell'Arena
Spostandoci verso piazzale del Risorgimento, incrociamo il Palazzo Imperiale dell’Arena, un elegante palazzo neoclassico.
Fu costruito tra il 1158 ed il 1164 per volere dell'imperatore Federico Barbarossa, ma fu completamente ricostruito più volte nei secoli successivi; l'ultimo intervento di ristrutturazione fu compiuto per volere della duchessa Maria Luigia tra il 1836 ed il 1847, su progetto dell'architetto Nicola Bettoli.
Da allora l'edificio divenne sede del collegio ducale Maria Luigia, ribattezzato nel 1896 convitto nazionale Maria Luigia. L'interno è decorato con affreschi di Lattanzio Gambara, Michelangelo Anselmi e Giovanni Gaibazzi.