Concludiamo oggi il nostro tour virtuale dei prestigiosi palazzi che rendono Parma una città elegante e di interesse storico, degna del titolo di Capitale della Cultura 2020.
Palazzo di Riserva
Tra strada Garibaldi e strada Cavour, troviamo il Palazzo della Riserva. Questo palazzo è un importante edificio settecentesco, voluto dal duca Ranuccio II Farnese, che diede il via alla costruzione a partire dal 1673.
Nel 1750 fu interamente ristrutturato da Filippo di Borbone, con l’intenzione di modificare l’organizzazione le residenze ducali cittadine, realizzando le due facciate in stile Luigi XV.
Fu ultimato nel 1766 per volontà del duca Ferdinando che incaricò il famoso architetto Ennemond Petitot di ristrutturare una buona parte del piano nobile e di riprogettare la facciata ovest con le forme neoclassiche che il palazzo conserva ancora oggi.
Attualmente una parte dell'ala del palazzo è la sede del museo Glauco Lombardi, che raccoglie testimonianze storiche e artistiche su Maria Luigia d’Asburgo e Napoleone Bonaparte.
Palazzo delle Poste
Bellissimo edificio in pieno stile liberty è il Palazzo delle Poste, situato su un lato del Palazzo di Riserva. Fu costruito nel 1905 dall'architetto Moderanno Chiavelli, per ospitare la sede centrale delle Poste, nell'area un tempo occupata dal Teatro Ducale.
Ancora oggi questo imponente edificio ospita la sede centrale del più importante corriere di spedizione italiano.
Palazzo dell'Intendenza di Finanza
Tornando verso piazzale della Pace, nei pressi del monumento dedicato a Giuseppe Verdi, si stanzia questa imponente struttura, nota in origine come palazzo del Ministro, che oggi prende il nome di Palazzo dell’Intendenza di Finanza.
Fu costruito intorno al 1760 su progetto del celebre architetto Ennemond Petitot, destinato ad essere la sede dei governi ducali. Invece in seguito all'Unità d'Italia, divenne la sede degli organi periferici dello Stato.
Ancora oggi, gli ambienti interni mostrano i segni del fasto ducale dell’epoca e vi si conservano opere di pregio di proprietà della Galleria Nazionale di Parma.
Palazzo Episcopale
Avanzando verso la piazza del Duomo, nel cuore pulsante della città, incontriamo il Palazzo Episcopale, antica residenza vescovile, risalente al 1055, quando il vescovo Cadalo diede ordine di iniziare la sua costruzione.
Nei secoli successivi subì numerose modifiche, fino ai restauri del XX secolo che riportarono in luce gli importanti elementi medievali (tra cui le trifore duecentesche) e i loggiati rinascimentali.
Palazzo Dalla Rosa Prati
Accanto al Duomo e al Battistero, troviamo anche un prestigioso palazzo nobiliare.
Fu costruito nelle forme che presenta ancora oggi nella seconda metà del XVIII secolo, con il caratteristico balcone di facciata con balaustra in ferro battuto, il cortile con archi e la vasta sala del piano nobile dipinta probabilmente da Benigno Bossi.
Attualmente è stato trasformato in una guesthouse di pregio, con alcune suites in cui trascorrere piacevoli momenti durante la permanenza a Parma.
Palazzo Sanvitale
Superando il Duomo i nostri occhi cadranno su un imponente palazzo nobiliare.
Fu edificato intorno alla prima metà del XVI secolo e nel 1639 divenne la residenza della famiglia nobiliare Sanvitale, che un secolo dopo incaricarono l'architetto Angelo Rasori di ristrutturare la parte centrale della facciata e costruire un'intera nuova ala del palazzo, comprendente il vestibolo e il grandioso scalone d'onore, inaugurati nel 1787.
Ad oggi è divenuto sede della Fondazione Monte di Parma e ospita dal 1999 il museo Amedeo Bocchi.
Seminario Maggiore
Proseguendo nella via che si interpone tra il Duomo ed il Battistero, incontriamo il Seminario Maggiore, antica sede del Capitolo della Cattedrale di Parma.
Fu edificato in origine nell'877 per volere del vescovo Guibodo, ma fu completamente ricostruito in stile rinascimentale nel 1514 su progetto di Gianfranco Ferrari d'Agrate.
Nel 1563 divenne la sede del seminario diocesano di Parma e verso la fine del XIX secolo fu totalmente trasformato e ampliato.